La gente di mare non può che avere un grande rispetto per i doni che da esso derivano. Un percorso gustativo che ha come fil rouge il pescato fresco, accompagnato da sapori delicati, che non prevaricano, ma esaltano il gusto del pesce, protagonista delle tavole mediterranee.

Le radici sono l’elemento che ci àncora alla terra e che nello stesso tempo , attraversando un tronco fatto di intuizioni, tentativi, esperienze, ci conducono verso l’alto, verso il germoglio di un’idea che promette di dare nuovi frutti. La linfa vitale non scorre in una sola direzione, ma segue percorsi fatti di andate e ritorni. Ancora una volta tradizione e ricerca si rivelano un connubio vincente.

Quando le opzioni sono tutte ugualmente allettanti, l’istinto può essere l’unica guida possibile. A volte è un profumo, un colore, il ricordo di un suono o di un sapore a decidere la direzione da seguire. E spesso uno spunto casuale si rivela essere un’ispirazione capace di dare inizio ad un’esperienza molto interessante.

Nella gastronomia tradizionale sono le stagioni a dettare il menu, a seconda dei prodotti che la terra e il mare sono disposti a donare nei diversi periodi dell’anno. Un indirizzo ben preciso che si caratterizza ancor di più in base all’intuizione, all’ispirazione, alla creatività e anche al capriccio di chi quei prodotti deve trasformarli, combinarli, armonizzarli. Allora fidarsi diventa una sfida. Ma non c’è nessun rischio, è una scommessa già vinta.